19. Febbraio 2023

Incidente sciistico in Italia: chi risponde civilmente?

Lo sci è uno sport rischioso. Chi scende in pista accetta il rischio di base e deve valutare in anticipo le proprie capacità e preparare l’attrezzatura di conseguenza.

 

La stessa attenzione deve essere posta nella scelta della difficoltà della pista. Nonostante tutte queste precauzioni, gli incidenti possono comunque accadere. La moltitudine di incidenti che si verificano ogni giorno sulle piste da sci in Italia può essere suddivisa nelle seguenti categorie:

  • Incidenti causati da colpe proprie dello sciatore (ad esempio, sopravvalutazione delle proprie capacità, attrezzatura inadeguata, influenza di sostanze che alterano la mente, ecc;)
  • Incidenti causati da altri sciatori (ad esempio, a causa di una collisione con un altro sciatore);
  • Incidenti dovuti alla natura della pista o alla mancanza di segnaletica dei pericoli (come l’assenza di un cartello di un cumulo di neve artificiale in mezzo alla pista, la mancata messa in sicurezza del bordo della pista, la scarsa preparazione della pista, ecc.)

 

Dopo queste tre categorie, si possono evidenziare brevemente anche le norme sulla responsabilità civile.

  • Se lo sciatore si ferisce da solo per negligenza, non può ovviamente ritenere responsabile nessuno. Esistono casi particolari se lo sciatore si è affidato a un maestro di sci e si è ferito sotto la sua supervisione. Il maestro di sci ha una posizione di garanzia contrattuale nei confronti del suo allievo, che lo obbliga a sorvegliarlo e proteggerlo. Se tuttavia lo sciatore si infortuna, può citare in giudizio il maestro di sci o la scuola di sci in virtù di questa posizione di garanzia contrattuale. Tuttavia, la Corte Suprema ha recentemente affermato che il danno e il nesso di causalità devono essere provati dallo sciatore ricorrente (KGH 4009/2020). Tale prova può essere fornita da perizie sulle lesioni e sulla dinamica dell’incidente, nonché da dichiarazioni di testimoni.
  • Gli sciatori devono attenersi agli obblighi fondamentali di diligenza e tenere un comportamento prudente. In particolare, devono anche rispettare le 10 regole FIS sulle piste, che vengono utilizzate come punto di riferimento per la negligenza del comportamento in pista. Inoltre, la lex specialis GvD 40/2021 prevede una serie di regole di comportamento specifiche, come ad esempio che lo sciatore che arriva dall’alto deve sempre prestare attenzione allo sciatore già più avanti sulla pista e che lo spazio e la visibilità devono essere valutati correttamente nelle manovre di sorpasso. In caso di collisione tra due sciatori, la norma citata prevede anche che si presuma, fino a prova contraria, che entrambi gli sciatori siano ugualmente responsabili del danno. Per il resto, si applicano le regole della responsabilità extracontrattuale, il che significa che devono essere provati il danno, il nesso di causalità, la violazione delle norme comportamentali e la colpa. (cfr. sentenza del Tribunale di Bolzano n. 181/2020).
  • Il gestore della pista da sci è il custode della stessa. Esistono chiari requisiti legali per la segnaletica di sicurezza e le condizioni della pista da sci, come la larghezza di almeno 20 metri, ecc. La situazione e le condizioni di sicurezza devono essere monitorate dal direttore di pista responsabile, che segnala immediatamente eventuali rischi e può far chiudere le piste. Il gestore delle piste è contrattualmente obbligato nei confronti dello sciatore dal contratto di skipass a fornire piste sicure e percorribili o a segnalare di conseguenza l’esistenza di rischi e a chiudere le piste in caso di assoluta inidoneità. Se si verifica un danno a causa dell’inadempimento di questi obblighi, il gestore può essere ritenuto contrattualmente responsabile. L’attore deve provare il danno e il nesso di causalità. L’operatore può al massimo sottrarsi alla responsabilità se riesce a dimostrare la coincidenza o la situazione che è completamente al di fuori della sua sfera di influenza, la colpa dello sciatore stesso o di una terza persona.

 

Per far fronte almeno in parte alla pericolosità intrinseca dello sci, nel 2021 il legislatore ha introdotto l’assicurazione di responsabilità civile obbligatoria per lo sci. Questa può essere stipulata anche insieme al contratto dello skipass. La pratica dello sci senza assicurazione sarà sanzionata.

Dr. Thomas Brenner, Avvocato
Dr. Thomas Brenner, Avvocato

ha scelto la strada del lavoro autonomo nel 1998 e ancora oggi non si è pentito di questo passo. Il piacere della professione, l'indipendenza e la disponibilità a percorrere nuove strade hanno contribuito a creare in breve tempo una solida base di clienti.

Dr. Thomas Brenner, Avvocato
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