18. Febbraio 2023

Risarcimenti in Italia: incidenti stradali, incidenti sciistici, ecc.

Che si tratti di uno straniero o di un cittadino, chiunque subisca un danno in Italia è soggetto al sistema giuridico italiano per il risarcimento.

 

Per avere diritto al risarcimento, la lesione non deve essere autoinflitta, ma deve derivare dal comportamento colposo – attivo o passivo – di un’altra persona.

 

Danno non patrimoniale

Si tratta di un termine collettivo, ma allo stesso tempo di una singola figura di danno, che valuta tutte le circostanze di una lesione che non riguardano direttamente i beni di una persona. In altre parole, rientra in questo termine tutto ciò che non danneggia i beni della persona, come ad esempio il tamponamento di un’auto.

La manifestazione centrale del danno non patrimoniale è la lesione corporale o quello che in Italia è noto come danno biologico.

Il danno biologico è una lesione fisica e/o psicologica di una persona che dà luogo a una richiesta di risarcimento.

Questo danno deve essere valutato dal punto di vista medico e può influire sulla vita della persona interessata in diversi modi. Un medico legale valuta la lesione con punti percentuali, che vengono a loro volta utilizzati per il calcolo con il sistema tabellare.

Il danno non patrimoniale è riferito non solo alle conseguenze che un evento può avere sulla capacità di una persona di svolgere le sue normali attività lavorative, ma anche alle conseguenze che possono influire sulla sua vita sociale e culturale e sul suo aspetto estetico, oltre che proiettarsi nel futuro.

Sono inclusi una vasta gamma di fattori, come ad esempio:

  • l’aspetto fisico (ad esempio, una cicatrice evidente sul viso);
  • capacità di relazionarsi con gli altri (ad esempio, opportunità di interazione sessuale, ecc.);
  • l’impatto sulle preferenze specifiche di una persona (ad esempio, non può più giocare a calcio ma ha sempre giocato nel club, ecc.)
  • Impatto psicologico di tutti questi fattori;
  • Opportunità perse, ecc;
  • Perdita di un rapporto familiare (ad esempio, perdita del padre).

 

Danni alla proprietà

Questa categoria comprende tutti i danni diretti documentabili, ad esempio il tamponamento di un’autovettura, nonché i mancati guadagni, causati ad esempio dalla perdita di giorni di lavoro o dal danneggiamento di un’attrezzatura di lavoro. Si tratta di una categoria un po’ meno ampia rispetto al danno non patrimoniale, soprattutto perché la valutazione lascia relativamente poco spazio di manovra.

 

Calcolo dei danni

L’ammontare dei danni non patrimoniali non può essere determinato con precisione matematica e deve essere valutato in modo appropriato dal tribunale. Ciò avviene ovviamente con l’ausilio di perizie e tabelle, che hanno lo scopo di garantire una valutazione uniforme dei danni sul territorio nazionale. Infine, il giudice deve giustificare la quantificazione nelle motivazioni della sentenza.

L’ammontare del risarcimento del danno biologico viene calcolato principalmente in base al tipo di invalidità, ovvero se è “temporanea” o “permanente”.

L’invalidità temporanea corrisponde al numero di giorni in cui l’infortunato è stato totalmente o parzialmente inabile al lavoro (si tiene conto della percentuale di giorni in cui non è stato in grado di condurre una vita normale); l’invalidità permanente, invece, non ha a che fare con la lesione in sé, ma con le conseguenze che ha provocato, che durano per un periodo di tempo più lungo.

È il medico legale a stabilire di che tipo di invalidità si tratta, esaminando la vittima, valutando tutte le conseguenze che la lesione ha causato in ogni aspetto della vita e dichiarando la percentuale di invalidità permanente che riscontra nel caso.

Per calcolare il risarcimento del danno biologico si utilizzano tabelle giudiziarie ampiamente standardizzate. Esse contengono una serie di cifre che variano a seconda dell’età della persona lesa e del grado di invalidità accertato dal medico legale.

Poiché la legge fornisce cifre precise per il calcolo del risarcimento solo nel caso di lesioni “micropermanenti” (cioè che non superano i 9 punti di invalidità), nei casi più gravi si utilizzano le tabelle elaborate da diversi tribunali. Le più utilizzate sono le tabelle di Milano.

Nelle altre circostanze di danno non patrimoniale da valutare, c’è molta discrezionalità e ci possono essere anche interessanti deviazioni nella valutazione del danno, che possono essere escluse nel caso del danno patrimoniale, poiché in questo caso è solitamente possibile fare valutazioni chiare sulla base delle prove assunte.

 

Esempi di importo del risarcimento:

Ecco alcuni esempi tratti dalla pratica:

  1. A una persona viene amputata gran parte dell’alluce in seguito a un incidente per responsabilità medica. Il medico legale stabilisce un’invalidità del 18%. Somma richiesta secondo le tabelle di Milano: 95.000 euro.
  2. Una persona subisce la rottura della milza e altre lesioni dopo un incidente con lo slittino, deve subire diverse operazioni con complicazioni. Il medico legale stabilisce un’invalidità del 16%. Somma richiesta secondo le tabelle di Milano 139.000 €.
  3. Un bambino minorenne viene investito da un autocarro e riporta lesioni mortali. I genitori sono i danneggiati per la perdita del figlio a causa della morte, il danno è del 100%. Somma richiesta secondo le tabelle di Milano 1,35 milioni di euro.
Dr. Thomas Brenner, Avvocato
Dr. Thomas Brenner, Avvocato

ha scelto la strada del lavoro autonomo nel 1998 e ancora oggi non si è pentito di questo passo. Il piacere della professione, l'indipendenza e la disponibilità a percorrere nuove strade hanno contribuito a creare in breve tempo una solida base di clienti.

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